29 Gennaio nasce il “Comitato per il nucleare”

Nella data di sabato 29 Gennaio, il “Comitato per il nucleare” si è costituito come comitato legalmente riconosciuto. Le sue finalità saranno quelle di propagandare una giusta cultura sul nucleare, contro quella dei movimenti ambientalisti e dei partiti che cavalcano una battaglia di opposizione oltranzistica a questa fonte energetica insensata e controproducente per il paese.
Il nucleare non è obsoleto: esistono molte nuove frontiere di sviluppo, come quelle dei reattori veloci a riciclo integrale degli attinidi minori, volte tutte a massimizzare l’energia ricavabile dal combustibile e ridurre il volume delle scorie e il loro tempo di stoccaggio.
Il nucleare è sicuro: perché tutti gli incidenti nucleari hanno avuto conseguenze nulle o irrisorie per quanto riguarda l’ambiente circostante, eccezion fatta per quelli nell’Unione Sovietica, dove le misure di sicurezza per il regime comunista costituivano un mero optional.
Il nucleare è economico: il grande quantitativo di energia estraibile dal combustibile rende i costi della materia prima irrisori(3%), e il prezzo del kWh prodotto uno dei più bassi ottenuti. Esso oscilla dagli 1,9 ai 4,6 c€, inferiore anche rispetto a quello del kWh del carbone(di 10 volte rispetto a quello del kWh da fotovoltaico).
La convenienza dei costi è testimoniata dal fatto che in Francia(con contributo di potenza prodotta dal nucleare di oltre il 75%)  si ha un prezzo del kWh industriale(consumo di 2000MWh/annuo) di 6,19c€, che confrontato con la media europea(a 27 stati), 0.1003€, ci dice che è inferiore al prezzo medio di ben il 38%. In Germania, la quale sta investendo sulle rinnovabili solari(mantenendo però un 22% di potenza prodotta da nucleare), si ha un prezzo del kWh industriale di 11,34c€, cioè del 13% più alto della media europea. L’Italia, paese che dipende dalla combustione di gas naturale e che importa ad alti costi, ha il costo del kWh industriale di 12,24c€, cioè il 22% in più rispetto alla media europea.(fonte sito http://www.energy.eu/#Industrial).
E oltre questo c’è da considerare il fatto che il nucleare è una fonte energetica adeguata alla rete elettrica, perché essa non da contributi né intermittenti, né casuali, come invece è per le rinnovabili solari, che non saranno mai sostitutive dei combustibili fossili.
Per troppo tempo la politica ha dato ascolto ad ambientalisti in tuta da diserbante, che hanno fatto sì che il parco nucleare italiano fosse dismesso e che tutte le nostre competenze e tecnologie vendute all’estero. E’ ora di cominciare a cambiare rotta e di guardare in faccia la realtà delle cose. E’ ora di intraprendere questa avventura tecnologica. Per questo è nato il “Comitato per il Nucleare”.

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